Ciao a tuttiiii!
Scusate l'assenza, giuro che non ho abbandonato il blog, ma semplicemente in questa settimana non è successo assolutamente NULLA. Ho avuto giusto un contatto con la family, ma nulla di rilevante.
Ho cominciato a dare un occhiata al come arrivare a Bristol, e mi è letteralmente preso un colpo: dovendo partire in un periodo post festivo, i prezzi dei voli sono altissimi, e quindi sto cercando ogni tipo di soluzione possibile per risparmiare qualcosina. In primis, misà che mi toccherà arrivare a Londra, dove ho più possibilità di scelta tra le compagnie e sopratutto tra gli orari dei voli. Ma i prezzi restano comunque assurdi (si parla di non meno di 250 euro solo andata!!!), quindi spero che la famiglia mi dica che posso arrivare dopo il 6 gennaio, momento in cui i prezzi si abbassano vertiginosamente.
L'altra cosa "importante" della settimana è che ho scoperto che nella città più vicina a dove starò io (circa 15 minuti di macchina), c'è un centro sportivo e questo significa che se saprò ritagliarmi del tempo, potro fare un minimo di attività fisica di qualche tipo, così forse, e sottolineo FORSE, non diventerò una botola che cammina!
Inoltre, mi sono fatta una cultura delle festività Inglesi nel periodo in cui starò io li, e dovrebbero essere queste:

  • 3 Aprile --> venerdì Santo
  • 5 Aprile --> Pasqua
  • 6 Aprile --> Lunedì dell'Angelo
  • 4 Maggio --> Festa del lavoro
  • 25 Maggio --> Giornata di primavera
Ho cominciato poi a farmi un'idea delle cose che dovrei portarmi per sopravvivere almeno ai primi 2 mesi di gelo, e ho capito che non mi entrerà mai tutto in una valigia e mezza, e l'unica idea decente che mi è venuta è di mettere quello che posso sottovuoto: si magari non aiuterà col peso, ma almeno riuscirò a portarmi abbastanza maglioni e cose pesanti, perchè temo che li l'inverno non è proprio clemente (oddio voglio stare a casetta mia).
Eeeee niente, credo che le notizie siano finite qui per oggi..se per caso qualche fantastico lettore del mio blog volesse lasciarmi un commento, ne sarei felice.. almeno così smetto di sentirmi una scema che scrive solo per se stessa :D
Bye Bye
ieia_

AGGIORNAMENTO POST PUBBLICAZIONE: subito dopo aver pubblicato il post, stavo continuando le mie ricerche per capire cosa c'è di interessante a Yate (la cittadina "vicina" al mio villaggio) e ho scoperto che c'è il mitico GREGG'S! Si probabilmente nessuno sa cos'è, quindi ve lo spiego in breve: è una delle millemila catene di cafè esistenti in Inghilterra, in cui si possono trovare Sandwich, dolcetti vari, e ovviamente, ogni tipo di bevanda calda. Il vantaggio rispetto ad altre catene? Il caffè è buono e sopratutto, i prezzi non sono affatto alti! Basti pensare che per colazione con 2 sterline prendi una bevanda e un dolce.. E quindi boh, questa cosa mi ha resa felice e volevo condividerla con voi! 
E tanti cari saluti ai buoni propositi di non ingrassare..

E adesso tocca a me!

Ciao a tutti!
Dopo aver fatto i primi post un po' "impersonali", è arrivato il momento di rendere questo blog il raccoglitore della mia avventura!
Dov'eravamo rimasti? Ah si, che avevo optato per rivolgermi a un'agenzia, ma che nell'attesa, ho fatto qualche ricerca per conto mio..
Tramite AuPair World ho creato un profilo con qualche foto e delle descrizioni di me e della mia vita (e non vi dico che fatica scriverle.. gia mi resta difficile parlare di me, figuriamoci farlo in inglese senza sembrare banale!) e mi sono messa alla ricerca di famiglie che facessero al caso mio.
Molte corrispondevano a quello che cercavo, e quindi ho iniziato ad inviare candidature su candidature, senza ricevere risposte. Poi sono cominciati i rifiuti, e ad ogni No le mie speranze si affievolivano e ho persino iniziato a dubitare che forse non avevo i requisiti giusti per quest'esperienza, visto che in 1 settimana nessuna famiglia aveva voluto approfondire i contatti con me.
A risollevarmi il morale però sono arrivate un paio di richieste da parte di famiglie, che purtroppo ho dovuto rifiutare io perchè o avevano bambini troppo piccoli o erano composte solo da padre e figlio.
Poi un giorno, durante l'ennesima ricerca, mi capita davanti per la millesima volta un profilo che fino ad allora avevo completamente snobbato e decido per una serie di motivi di contattare questa famiglia, ed è qui che arriva la sorpresa.. Il mio profilo gli è piaciuto, e vorrebbero parlare con me su Skype!!
Ho passato due giorni in totale ansia: io non avevo MAI affrontato un intera conversazione in inglese, e con questa mi stavo giocando la possibilità di aver trovato una famiglia.
Alla fine però è stato più facile del previsto, anche se nei primi minuti ho rischiato davvero l'asfissia. I bambini sono stati carinissimi, mi hanno fatto una specie di intervista con tante piccole domande, e poi alla fine mi hanno detto che mi avrebbero fatto sapere in un paio di giorni, perchè erano in contatto anche con altre ragazze.
Invece la sera stessa, ecco che succede l'insaspettato: in una mail mi hanno detto che se volevo, il posto era mio, che li avevo colpiti e che sarebbero stati contenti di avermi come nuova AuPair!
Non vi dico la gioia.. mi esplodeva il cuore!
Per cui, se tutto va bene, da Gennaio vivrò in un villaggio minuscolo nelle campagne vicino Bristol.. Devo ammettere che ora è cominciato un po' il panico prepartenza, ma sono felice di aver trovato una famiglia in poco tempo, così almeno da quel punto di vista, posso stare tranquilla :)

L'abc: come diventare un Au Pair (versione fai-da-te)

Ciao a tutti!
Nell'ultimo post, ho parlato della possibilità di partire come AuPair rivolgendosi a un'agenzia specializzata, mentre oggi vorrei parlarvi dell'altra soluzione possibile: cercare da soli una famiglia grazie alle magie di internet!
Come ho scritto nell'altro post, la mia scelta iniziale era ricaduta su un'agenzia, ma dovendo aspettare che si avvicinasse la mia presunta data di partenza per poter fare domanda, mi sono detta "perchè non provare a fare anche una piccola ricerca da sola, nell'attesa?". E così, leggendo qua e la, ho capito che il sito più utilizzato a questo scopo è Au pair world .
Il suo funzionamento è molto semplice: ti iscrivi, descrivi te stessa e cosa cerchi da questa esperienza, pubblichi qualche foto ed eccoti catapultata nel fantastico mondo della ricerca di una famiglia! Ovviamente questo passaggio viene fatto anche dalle famiglie, che a loro volta si iscrivono e compaiono nel database.
Il sito è gratuito, ma c'è la possibilità di diventare un utente premium pagando 39,90€ per usufruire di funzionalità più avanzate, come ad esempio inviare più candidature o intraprendere una conversazione. Generalmente, sono le famiglie a iscriversi come membri premium, in modo che possano contattare le Aupair che preferisono nella più assoluta libertà.

Oltre alla ricerca, il sito offre molti altri contenuti:

  • introduzione generale al mondo dell'AuPair
  • Storie e testimonianze
  • Spiegazione su come funziona in tutti i vari paesi Europei e negli Usa
  • Consigli utili, fac simile dei contratti, assistenza varia


La mia funzione preferita è l'Easy Find, che permette di fare una ricerca in maniera semplice in base ai criteri inseriti nel proprio profilo: con un click, compare la lista di tutte le famiglie che corrispondono alle tue richieste, in ordine di iscrizione al sito, dell'ultimo login o di rilevanza.
Il dubbio amletico di ogni ragazza è sicuramente "ma mi posso davvero fidare?"
Beh, non c'è un'unica risposta a questa domanda, ma una cosa è certa: la sicurezza totale non la si può avere in nessun modo. Diciamo che la primo dubbio quando si tratta di questi siti è che la famiglia non esista, ma la soluzione a questo problema è facile: Skype in questo senso ci da una grande mano!
Per tutto il resto, nessuno può dirci per certo che quella è la famiglia giusta, che si comporteranno sempre bene e che rispetteranno tutti i termini del contratto, ma d'altronde questa garanzia non la da nemmeno l'agenzia, per cui l'unica soluzione è buttarsi e rischiare.. E se le cose vanno male, si può sempre provare a cambiare: sono convinta che se non ci si trovi bene e mentre si è li si rimette l'annuncio su Aupair world scrivendo che si è gia in Inghilterra, le famiglie faranno a botte per avervi! :)

Esistono molti altri siti che fanno la stessa cosa e magari sono totalmente gratuiti, ma personalmente ho preferito iscrivermi qui perchè è il più famoso e quindi speravo di avere più possibilità di trovare una famiglia, tenendomi sempre come scappatoia il rivolgermi all'agenzia.

Un altro sito che più o meno fa le stesse cose è Aupair.com, ma a me non ha fatto una grande impressione, perchè ammetto che in un sito, di qualsiasi cosa si tratti, mi deve colpire la grafica.. difetto professionale :P

Com'è andata a me? Beh, dopo aver inviato un sacco di candidature, aver ricevuto tanti no e qualche proposta che però non faceva al caso mio, qualcosa si è mosso: il mio profilo è piaciuto a J., un padre con due figli abbastanza grandi che diceva che era interessato ad approfondire la mia conoscenza. E quindi, un paio di sere dopo, ecco qui arrivare la nostra prima conversazione skype..
 Ehi no, questa è decisamente un'altra storia :)
ieia_

L'Abc: come diventare un Au Pair (versione agenzia)

Eccomi qui, con il mio primo vero articolo!

Oggi volevo parlarvi un po' di come si può diventare una Au Pair in Inghilterra, o in generale in Europa.

A differenza degli Stati Uniti, dove la procedura è lunga per via del visto e delle restrizioni date dal governo, diventare Au Pair in Europa è piuttosto semplice, poichè in linea di massima non occorrono permessi particolari per entrare nel paese scelto.

La ricerca di una famiglia può avvenire in due modi: tramite agenzia, o tramite siti specializzati. Personalmente, l'idea iniziale era di partire attraverso un agenzia, per avere qualche sicurezza in più e anche un appoggio fisico una volta partita, ma ovviamente i loro servizi hanno un costo, e per giunta richiedono tutta una serie di moduli e referenze.

Ecco i requisiti e i moduli che richiedono le agenzie:

  • Età compresa tra i 18 e i 30 anni

  • Disponibilità di almeno 6 mesi (a volte è possibile partire anche per periodi più brevi)

  • Compilazione dell'application form (=pagine e pagine di moduli in cui ti chiedono vita morte e miracoli relativi a te stessa)

  • Collage di foto o comunque qualche foto che ti ritrae con la famiglia e con bambini

  • Lettere di referenze, di cui minimo una (alcune agenzie ne richiedono due) scritta da genitori per cui hai lavorato

  • Lettera alla famiglia, scritta ovviamente in inglese, in cui scrivi chi sei, cosa fai, perchè vuoi fare l'au pair ecc. ecc.

  • Copia del certificato penale (da richiedere in questura, al costo di quasi 20€)

  • Certificato medico recente


Come vedete, le cose da fare sono tante, e in più c'è una quota da versare.. La maggior parte delle agenzie chiede un acconto non rimborsabile per iniziare la ricerca, e nel momento in cui avviene l'abbinamento con la famiglia, si paga il resto. Ecco, a proposito di famiglia, un'altra cosa che per me giocava a sfavore, era l'impossibilità di scegliere la famiglia. Mi spiego meglio: ok, io compilo quintali di moduli, quindi si presuppone che la famiglia che mi viene assegnata corrisponda a quello che cerco.. Ma se per qualche motivo non piacciono? o non mi convince dove vivono? Ecco beh, a me l'idea di non poter avere un minimo di scelta è pesata non poco..

Tornando a parlare delle agenzie, io avevo trovato la lista di quelle italiane registrate allo IAPA (International Au Pair Association), molto utile per non incappare in agenzie farlocche :)

Di seguito, la lista dei membri italiani:

I prezzi più o meno sono simili per tutte (tra i 200€ e i 250€, a cui vanno aggiunte le spese per i certificati vari), le differenze principali sono nei requisiti richiesti: alcune richiedono una permanenza minima di 9 mesi, altre almeno 2 referenze scritte da famiglie per cui si è lavorato.

Ne ho contattata una per chiedere se il fatto che il mio inglese non fosse il massimo potesse essere un ostacolo, e mi hanno risposto che basta essere in grado di sostenere conversazioni basilari.

Quelle che richiedono i requisiti minori (permanenza anche di 6 mesi e una sola referenza) sono "Aupair In Europe", "Euroma" e "Intermediate Online".

Bene, mi pare di aver scritto tutto quello che so sul mondo delle agenzie.. Se avete domande, chiedete pure!

Cosa ho scelto io alla fine? Beh, questa è un'altra storia... :)

ieia_

Benvenuti :)

Ed eccomi qua, ad aprire il mio primo vero blog.. Di venerdì 17 per giunta, in barba alla scaramanzia :D

Mi presento: sono Ilenia, ho 23 anni e vivo in un paese vicino a Roma. Ho frequentato l'università e mi sono pure laureata, ma avevo passato un anno difficile, pieno di difficoltà e quindi a giugno, dopo un viaggio a Londra, mi sono ritrovata a piangere come una bimba sull'aereo del ritorno perchè io volevo restare li.. Ed è in quel momento che ho capito che dovevo fare qualcosa per me, che era il momento di realizzare il mio sogno: Vivere in Inghilterra!

La prima domanda è sorta spontanea: come cavolo faccio ad andare a lavorare li se l'Inglese non è che lo parlo poi cosi bene? E allora mi sono messa alla ricerca di una soluzione che mi permettesse di partire senza spendere un capitale e con la mia conoscenza dell'inglese piuttosto bassa.. Ed ecco la soluzione a tutti i miei problemi: diventare una Au Pair!

Per chi non lo sapesse, fare l'Au pair (=ragazza alla pari) significa vivere in una famiglia e occuparsi dei bambini (prepararli la mattina, portarli a scuola, preparare la cena) e di qualche piccola faccenda di casa, in cambio di vitto, alloggio e un piccolo stipendio settimanale!

Ho passato l'estate cercando agenzie, leggendo storie, testimonianze, consultando siti.. Ma ho trovato pochissimi blog di ragazze che raccontano la loro esperienza, ed è per questo che ho deciso di aprirne uno mio!

In questo blog scriverò di come è cominciata la mia ricerca, di come mi sto organizzando per il tempo che passerò li, e di tutto quello di cui mi verrà in mente strada facendo..

Ci vediamo nel prossimo post.. ciao a tutti :)

ieia_